“E’ necessario un intervento da parte della Commissione Europea sul caso Open Fiber. Occorre garantire un’attenta supervisione su come vengono gestiti i fondi pubblici europei del Pnrr. E’ giunto il momento di dire basta a eventuali sprechi”. Lo ha detto Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc. “La vicenda Open Fiber – prosegue – è diventata motivo di preoccupazione per il nostro Paese e rischia di compromettere la nostra credibilità a livello europeo. Non possiamo permettere che persistano le gravi inefficienze di Open Fiber, che sta gestendo in modo insoddisfacente risorse pubbliche, senza aver completato i lavori necessari, causando danni a imprese e cittadini italiani. Il debito dell’azienda sembra essere ormai fuori controllo, mentre le comunità locali, così come molti sindaci, continuano a lamentarsi per l’assenza di connessioni in fibra fino alle abitazioni”.
Cesa ha poi aggiunto: “è fondamentale fare chiarezza sull’impiego dei fondi Pnrr e chiedere alla Commissione Europea di intervenire, controllare e monitorare la situazione, specialmente alla luce del recente emendamento ‘salva Open Fiber’ relativo ai numeri civici adiacenti. Questo rappresenta un evidente caso di aiuto di Stato, che non dovrebbe essere autorizzato, e – conclude – rischia di escludere molte abitazioni nelle cosiddette ‘aree grigie’ dal diritto a una connessione internet in fibra”.
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