Il bug individuato da Microsoft interessa due servizi della piattaforma, ma non c’è ancora un apatch definitiva per risolvere il problema.
Ancora SolarWinds. ancora il rischio di un attacco su larga scala che potrebbe interessare centinaia di organizzazioni. Questa volta il problema è stato individuato tempestivamente dai ricercatori di Microsoft, che hanno avvisato l’azienda.
Il vero problema è che SolarWinds, per il momento, ha rilasciato solo un hotfix che permette di mitigare il rischio, ma non una patch definitiva.
Il bug riguarda due servizi della piattaforma: Serv-U Managed File Transfer e Serv-U Secure FTP. Sfruttandolo, un pirata informatico potrebbe prendere il controllo delle macchine su cui sono installati i servizi e, in questo modo, leggere file, sovrascriverli ed eseguire codice in remoto.
La scelta di rendere pubblici i dettagli della vulnerabilità dipende dal fatto che la falla di sicurezza verrebbe già sfruttata attivamente da parte dei cyber criminali. Come si legge nel comunicato pubblicato su Internet dalla stessa azienda, per il momento gli attacchi riguarderebbero pochi bersagli selezionati.
Dopo la raffica di compromissioni seguita all’attacco supply chain dello scorso dicembre, però, nel settore la preoccupazione è piuttosto elevata.
Anche perché, almeno per il momento, nessuno si è azzardato a ipotizzare un’attribuzione di questi attacchi. Per la campagna di dicembre 2020 il governo statunitense aveva (rapidamente) puntato il dito contro gruppi APT collegati al governo russo.
In questo caso, però, il contesto sembra suggerire che un coinvolgimento della Russia sia da escludere. I rapporti tra Washington e Mosca, infatti, sono già abbastanza tesi a causa del recente attacco a Colonial Pipeline e del successivo attacco supply chain che ha preso di mira il software di Kaseya, coinvolgendo più di 1.500 aziende occidentali.
Insomma: dopo il summit di Ginevra di giugno e lo “scambio di opinioni” avvento telefonicamente lo scorso venerdì tra Joe Biden e Vladimir Putin, è piuttosto improbabile che il presidente russo abbia deciso di tirare ulteriormente la corda.
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