Per l’Italia Simjacker è un problema

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Nuovo rapporto sulla vulnerabilità che permette di spiare i telefoni attraverso la SIM. I paesi interessati sono solo 29 e l’Italia è tra questi.

Buone notizie (per il mondo) sulla vicenda Simjacker. Stando a un nuovo report di AdaptiveMobile Security, infatti, la vulnerabilità individuata lo scorso settembre dai ricercatori della società di sicurezza impatterebbe solo 61 operatori mobile in 29 paesi. La cattiva notizia (per l’Italia) è che il nostro paese rientra nell’elenco.

Come abbiamo spiegato in questo articolo, Simjacker è una falla di sicurezza che fa leva su un’applicazione integrate nelle SIM che non riceve alcun aggiornamento dal 2009 e può essere sfruttata per inviare comandi tramite degli SMS contenenti un particolare codice.

I messaggi, la cui ricezione non viene notificata in alcun modo al proprietario del telefono, permettono di eseguire numerose operazioni, come “estrarre” la posizione del telefono attraverso il GPS, avviare telefonate o aprire collegamenti nel browser.

In altre parole, Simjacker può essere usato per monitorare gli spostamenti di una persona, mettere a segno truffe telefoniche “forzando” chiamate verso numeri a pagamento o installare un malware attraverso una pagina Web infetta.

L’approfondimento dei ricercatori si è concentrato sulla mappatura degli operatori telefonici mobili che usano ancora S@T Browser, l’applicazione che consente l’invio dei comandi in remoto. Il risultato è piuttosto sorprendente.

Simjacker

I 29 paesi a rischio, infatti, sono per la maggior parte in Sud America, mentre sono esclusi Stati Uniti e la stragrande maggioranza dei paesi europei. Nel vecchio continente le nazioni a rischio sono solo tre: Bulgaria, Cipro e Italia.

Il report di AdaptiveMobile Security non specifica quali siano le compagnie telefoniche interessate, ma fa una stima complessiva sul numero di SIM vulnerabili all’attacco. I ricercatori parlano di un numero variabile tra i 500 e gli oltre 800 milioni di SIM.

L’approssimazione è dovuta al fatto che anche gli operatori che usano S@T Browser, in molti casi lo hanno dismesso e, di conseguenza, il problema potrebbe essere presente soltanto sulle vecchie SIM.

Per il momento, nessuno ha registrato ondate di attacchi che sfruttano Simjacker. Gli unici episodi si sarebbero verificati in Messico, Colombia e Perù.

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