Rivendica i miglioramenti dell’Italia nel processo di digitalizzazione e l’impegno del 48% delle risorse previste dal PNRR per il suo ministero, quello della Trasformazione digitale. Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, in audizione nella commissione Trasporti della Camera sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) snocciola i numeri.
Fondi del PNRR per 9,5 miliardi assegnati, di cui “3,7 mld per Italia ad un Giga, 2,2 per Italia a 5G, 1,7 mld per lo spazio”, ha detto Colao.
Butti-Mollicone (FdI): ‘Bando aree grigie cambiato all’ultimo per non escludere Open Fiber’
Diversi i commenti e i rilievi critici da parte dei membri della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni, che hanno ravvivato il dibattito. Fra questi, Alessio Butti, responsabile Telecomunicazioni di FDI, ha chiesto conto al ministro del cambio in corsa del bando sulle aree grigie, dal quale in nottata è stato espunto il passaggio che di fatto avrebbe impedito la partecipazione alle gare per il piano Italia a 1 Giga a Open Fiber. “C’era forse la volontà di favorire qualche società a controllo straniero? Il ministro Colao era a conoscenza dello sproloquio dell’articolo 8”, ha chiesto Butti, ricordando come si tratti di fatto del secondo errore in poco tempo relativo a bandi del PNRR da parte di Infratel dopo quello per le isole minori, andato deserto. Colao ha detto che ci sarà un intervento di concerto con Mise e Infratel per correggere la gara: servono regole diverse per le isole, dove la posa è garantita da navi particolari, sono poche, in grado di posare i cavi sottomarini.
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Italia 5G, gli operatori pronti a disertare la gara del PNRR?
Aree grigie, bando Pnrr in arrivo. Governo verso l’imposizione di un tetto del 50%
“L’articolo 8 del bando sulle aree grigie – scrivono in una nota deputati Alessio Butti e Federico Mollicone, rispettivamente responsabile Tlc e responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia – è stato modificato nel corso di una notte perché, come costruito, avrebbe escluso Open Fiber. Come è pensabile affidare il Polo strategico nazionale ad una cordata il cui capofila ha una governance incerta e che potrebbe essere soggetto a Opa da parte di un fondo americano e che usa tecnologia di Google date le implicazioni sui dati del Cloud Act? Il bando Isole minori è andato deserto per le penali troppo pesanti. Tra i criteri di aggiudicazione menzionati nel Piano Italia 1 Giga, come architettura e dimensionamento della rete, non si prevede alcuna specifica sulla sicurezza della rete. Non ci sono criteri dettagliati in maniera predefinita. Il Piano Italia 5G è ancora al vaglio della Commissione europea e pesano mancanze di materiali e maestranze. I tempi indicati da Colao saranno sicuramente dilatati”.
“Continueremo a vigilare sulle risorse del Pnrr sulla digitalizzazione insieme ai colleghi Silvestroni e Rotelli”, concludono.
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Il dibattito in Commissione
Altri interventi sono arrivati fra gli altri dai deputati Enza Bruno Bossio (Pd); Mirella Liuzzi (M5S), che ha chiesto conto della carenza di forza lavoro per la realizzazione della fibra e della mancanza di risorse specifiche del PNRR per lo sviluppo dei Verticali legati al 5G; Luciano Nobili (IV); Massimiliano Capitanio (Lega), che ha ricordato come ancora 30 milioni di cittadini siano privi dello Spid, proponendo peraltro di renderlo gratuito e di farlo gestire soltanto da Poste. Capitanio ha chiesto inoltre se ai bandi per le aree grigie potranno partecipare anche le in house regionali, per poi assegnare i lavori agli operatori in un secondo momento.
Bruno Bossio (Pd): ‘Troppo spesso fibra spenta al Sud’
Enza Bruno Bossio, del Pd, denuncia che troppe volte le imprese portano nelle regioni meridionali la “fibra spenta”, come avviene ad esempio in Calabria. Invece la fibra dovrebbe essere viva, operativa per aiutare concretamente famiglie e imprese a connettersi.
Liuzzi (M5S): ‘Passi in avanti ma garantire connettività ai cittadini’
“Cloud, banda ultralarga e 5G sono le prossime sfide che ci vedranno impegnati per la modernizzazione delle infrastrutture digitali del Paese. Grazie ai fondi del Pnrr, del Fondo complementare e delle risorse della legge di Bilancio potremo mettere mano al divario digitale recuperando rispetto a tutti gli altri Paesi europei, sia per le utenze domestiche sia per l’infrastruttura della Pubblica Amministrazione”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 stelle in commissione Trasporti Mirella Liuzzi.
“Per questo motivo – aggiunge – non possiamo più perdere tempo se vogliamo che il 2022 sia davvero l’anno della svolta. Quest’anno sarà fondamentale per le nuove gare che saranno necessarie per implementare la transizione digitale che coinvolge i diversi ambiti del quotidiano: dalla sanità, al lavoro, alla connessione domestica così come quella scolastica. Sul tavolo ci sono il Piano Italia 1 Giga, il Piano Italia 5G e il Piano Italia Cloud e – prosegue Liuzzi – il ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao ha detto di aver già assegnato 9,5 miliardi di euro, vale a dire il 48% delle risorse stanziate dal Pnrr”.
“Nonostante ciò, resta ancora molto da fare sui tanti progetti descritti oggi in audizione dal ministro. Al momento possiamo solo apprezzare gli importanti passi avanti in tema di identità digitale, oltre 27 milioni i cittadini italiani in possesso dello Spid, e la gara del Polo strategico nazionale che arriverà entro la fine di gennaio. Condizioni, queste, fondamentali per la digitalizzazione sia per i cittadini sia nella Pubblica Amministrazione. Tanti gli obiettivi ancora da raggiungere, in particolare sui servizi abilitanti su 5G e fibra, per evitare che i cittadini abbiano la connessione ma non ne traggano in alcun modo beneficio”, conclude.
Indice DESI 2021
Nell’ultima versione dell’indice DESI 2021 sul grado di digitalizzazione dei paesi europei l’Italia è passata dal 25esimo al 20esimo posto nella Ue. Un buon progresso – relativo peraltro al 2020, prima che il Governo Draghi entrasse in carica il 13 febbraio 2021 – che il nostro paese potrà portare avanti grazie alle risorse per il digitale assegnate al MITD e in modo trasversale a tutti i ministeri.
“Le risorse disponibili per digitalizzazione della P.A, banda larga, aerospazio, salute e fondo complementare sono complessivamente 19,8 miliardi. Di questi sono stati già assegnati 9,5 miliardi, circa il 48% del totale”.
“La quota rimanente – ha precisato – riguarda principalmente interventi per la digitalizzazione della P.A. e la sanità digitale, che verrà attuata entro l’estate 2022″.
“Entro fine gennaio pubblicheremo i bandi per le scuole connesse e il bando per la sanità connessa, che sono entrambi elementi cruciali per l’avanzamento della strategia nazionale Bul”, ha aggiunto.
Carenza di forza lavoro per installare la fibra
A proposito della carenza di forza lavoro, il ministro ha ricordato che “attualmente le società di installazione si rete danno lavoro a circa 50mila dipendenti, se consideriamo anche l’indotto. È stato stimato che queste società per realizzare l’infrastruttura di fibra avrebbero bisogno di almeno altre 10mila persone”.
“Per affrontare questo problema abbiamo individuato una strada che è quella di prevedere nel bando di gara uno specifico punteggio, in sede di valutazione delle offerte, per gli operatori che dimostreranno di avere una strategia adeguata per la formazione della forza lavoro”. Inoltre, “all’interno del bando abbiamo previsto significativi punteggi per misure di inclusione di disabili, detenuti, ma anche a favore dei giovani e delle donne”.
Colao, ‘entro giugno tutti i bandi del Pnrr’
“Entro giugno saranno aggiudicati tutti i bandi di gara ed è poi la scadenza dell’Ue”, ha precisato.
“Entro l’estate, a partire da marzo, -ha sottolineato Colao– verranno assegnati i fondi per la sanità digitale” e “entro fine gennaio ci saranno i bandi per scuole connessa e sanità digitale”.
Colao: ‘Prevista crescita copertura in fibra del 136% al 2026’
“L’impatto delle misure adottate o di quelle che prevediamo di adottare è stato accolto positivamente dagli operatori del settore”, e, secondo stime effettuate, “i fondi e le misure indicate nella nostra strategia per la banda ultralarga dovrebbero consentire all’Italia di realizzare da qua al 2026 una crescita della copertura in fibra del 136 per cento, quindi più che un raddoppio”.
Spid, 27,4 milioni di identità digitali assegnate
“Lo Spid ha raggiunto 27,4 milioni di italiani nelle identità digitali attivate. Solo negli ultimi 12 mesi ne abbiamo attivate 12 milioni. Abbiamo rilasciato 7,5 milioni di carte di identità elettroniche, che complessivamente sono arrivate a 26 milioni”, ha detto.
Pnrr, Colao: entro gennaio bandi per scuola e sanità connessa
“Entro fine gennaio pubblicheremo i bandi per la scuola connessa e la sanità connessa”, ha annnunciato.
Colao: entro gennaio gara per il polo nazionale cloud
Entro fine gennaio ci sarà la gara per il progetto polo strategico nazionale cloud. Lo ha detto il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti della Camera sul Pnrr. A dicembre “abbiamo valutato favorevolmente la proposta di Tim mandataria del RTI con Cdp Equity, Leonardo e Sogei” ed “entro fine gennaio prevediamo di pubblicare e mettere quindi a gara questo progetto che e’ stato selezionato – ha riferito – la centrale di committenza per questa gara sara’ Difesa e Servizi che e’ una societa’ in house del ministero della difesa. Il collaudo e’ programmato per la fine del 2022″.
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Colao: ‘Polo cloud è in concessione. Lo Stato controllerà’
La gara sul polo strategico nazionale del cloud “è una concessione e quindi lo Stato avrà un ruolo di controllo”, ha aggiunto. “Nulla di ciò che avverrà nel PSN, chiunque vinca, può essere diverso sa quello che il governo vorrà. Credo che sia stato un po’ emozionalizzato questo tema. Vorrei rassicurare che il disegno tutela molto” ha aggiunto.
Colao: su bandi aree grigie non ci sono ritardi
Sui bandi per le aree grigie “siamo in tempo, non ci sono ritardi, la scadenza e’ il 30 giugno. Tutti i tempi richiesti dalle approvazioni europee sono calcolati nei processi del Pnrr. Avremo un confronto ed avremo l’autorizzazione a giorni”. Lo ha detto il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti della Camera sul Pnrr. “Non corrisponde a verità e al quadro dei fatti che abbiamo che questo coinvolgimento europeo ci farà slittare” ha aggiunto. C’è da dire che il bando per le aree grigie è stato modificato in corso d’opera, con l’eliminazione di criteri relativi al fatturato dei possibili partecipanti che avrebbero escluso dalle gare Open Fiber e i piccoli operatori.
Colao, ‘Per il 5G attenzione alle aree che hanno già meno banda’
“Il 5G è difficile. Il problema del 5G è il tema degli aiuti, cioè l’intervento in un’area che dovrebbe essere riservata al mercato – ha detto – Quindi noi stiamo proprio in queste ore formulando il disegno della proposta da notificare all’Europa, e dobbiamo camminare in un cammino molto stretto tra voler fare certe cose ma non poterne fare altre perché sennò interverremo in un mercato che è ancora competitivo. Credo che la nostra grande attenzione sulle aree 5G andrà alle aree chiamiamole più sfortunate, quelle che hanno già oggi meno banda, meno possibilità di avere un servizio ad alta prestazione e che non l’avranno neanche nel 2026”.
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