Qbot non molla la presa: il trojan è la minaccia principale in Italia

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Qbot continua a far tremare l’Italia: secondo il Global Threat Index di Check Point Research relativo al mese di luglio, il malware è stato la minaccia principale del mese con un impatto del 6% rispetto al 5,39% globale.

Conosciuto anche come Qakbot, Qbot è un trojan multiuso in circolazione dal 2008 diffuso generalmente tramite e-mail di spam. Il malware è in grado di sottrarre le credenziali dell’utente e i cookie del browser, spiare le attività di online banking e distribuire altri malware. Qakbot presenta inoltre funzionalità di keylogging e dispone di tecniche anti-VM, anti-debug e anti-sandbox che lo rendono piuttosto difficile da individuare.

Qbot - Credits: welcomia - Depositphotos

Credits: welcomia – Depositphotos

A seguire, la seconda minaccia più grande in Italia è stata Blindingcan, trojan ad accesso remoto di origine nord coreana, con un impatto del 4,89%, percentuale molto elevata se comparata allo 0,21% globale. In terza posizione troviamo Remcos, un altro trojan ad accesso remoto che nel nostro Paese ha avuto un impatto del 4,33%, quasi il doppio dell’impatto globale del 2,21%.

Le minacce a livello globale

Se si guarda al quadro globale, Qbot è rimasto la minaccia principale con un impatto del 5% sulle organizzazioni di tutto il mondo, seguito da Formbook, un infostealer che colpisce i sistemi Windows. Formbook viene venduto come malware-as-a-service a un prezzo contenuto ed è in grado di ottenere le credenziali dai browser, fare screenshot ed effettuare keylogging, oltre a scaricare ed eseguire file.

Al terzo posto troviamo il già citato Remcos, il trojan in grado di eseguire malware con privilegi elevati aggirando la protezione UAC di Windows.

Secondo il report, i settori più colpiti sono stati quello dell’istruzione e della ricerca, seguito dal governativo e militare e infine dalla sanità.

La vulnerabilità più sfruttata di luglio è stata la Web Servers Malicious URL Directory Traversal, legata a un errore di convalida dell’input di un server Web. La seconda vulnerabilità più sfruttata è stata la Log4j Remote Code Execution, mentre al terzo posto ci sono diverse vulnerabilità legate all’esecuzione di codice remota tramite header HTTP. 

Qbot

Pixabay

Tra le minacce contro dispositivi mobili si segnalano Anubis, SpinOk e AhMith: la prima è un trojan bancario per smartphone Android che nel tempo ha acquisito funzionalità aggiuntive, come il keylogging e feature di ransomware; la seconda è un modulo software per Android che opera come spyware; infine, il terzo è un trojan ad accesso remoto per Android in grado di raccogliere informazioni sensibili, inviare sms, effettuare screenshot e attivare la fotocamera.

I mesi estivi risultano particolarmente redditizi per i criminali informatici: il personale aziendale è ridotto a causa delle ferie, di conseguenza la capacità di monitorare i sistemi è alterata. “L’introduzione di processi di sicurezza consolidati e automatizzati può aiutare le aziende a mantenere alte le difese durante i periodi di vacanza più impegnativi” ha spiegato Maya Horowitz, VP Research di Check Point, riconoscendo la criticità del periodo.

È molto probabile quindi che il report di agosto confermi l’andamento di quello di luglio, potenzialmente registrando impatti anche più gravi vista la carenza di personale durante il mese di vacanza.

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