Per la prima volta in oltre 30 anni, e con una presentazione riservata, gli Stati Uniti hanno presentato venerdì un nuovo bombardiere strategico del XXI secolo. Il B-21 Raider a capacità nucleare dovrebbe entrare in servizio nel 2027 ed è considerato una parte importante della risposta degli Stati Uniti alla crescita militare della Cina. È stato anche rivelato il costo stimato: Il produttore dell’aereo, Northrop Grumman, può contare su 700 milioni di dollari per velivolo.
Anche molte altre aziende trarranno profitto dal progetto: l’azienda produttrice di armi ha dichiarato che 400 fornitori sono coinvolti nel progetto. Uno di questi è Raytheon Technologies, la cui filiale Pratt & Whitney produrrà i motori per il nuovo jet stealth.
Sia Northrop Grunman che Raytheon figurano nella classifica delle maggiori aziende produttrici di armi al mondo. Nonostante un calo del 6% nelle vendite di armi per Northrop Grunman, l’azienda di tecnologia aerospaziale e di difesa ha generato 30 miliardi di dollari nel 2021, diventando così la quarta più grande al mondo in questo senso. Le vendite di armi di Raytheon sono cresciute del nove per cento, raggiungendo i 42 miliardi di dollari, dietro solo a Lockheed Martin con 60 miliardi di dollari.
Anche due aziende cinesi sono presenti nella classifica: entrambe hanno registrato una forte crescita nel 2021 e lo scorso anno Norinco e AVIC hanno totalizzato vendite di armi per oltre 40 miliardi di dollari. Notiamo che non è presente nessuna società della UE, l’ennesimo fallimento, perfino in questo settore, delle politiche industriali europee.
Secondo la fonte, l’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma (SIPRI), le vendite di armi delle 100 maggiori aziende produttrici di armi al mondo sono cresciute dell’1,9%, raggiungendo i 592 miliardi di dollari nel 2021, nonostante i problemi della catena di approvvigionamento.
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