La Commissione europea ha approvato senza condizioni, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione di NetCo da parte di KKR. La Commissione ha concluso che l’operazione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza nello Spazio economico europeo.
Lo rende noto la Commissione in una nota, precisando che la decisione odierna riguarda l’acquisizione, da parte di KKR, di NetCo, che comprende le attività della rete di telefonia fissa primaria e dorsale di Telecom Italia e di FiberCop, la joint venture di TIM e KKR responsabile della rete di telefonia fissa secondaria di TIM.
L’indagine della Commissione
La Commissione ha esaminato l’impatto dell’operazione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che l’operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza. In particolare, la Commissione ha constatato che: KKR non avrà la capacità di limitare l’accesso ai servizi passivi (vale a dire le infrastrutture).
Per ciascun prodotto all’ingrosso il numero di reti disponibili e di fornitori all’ingrosso rimarrà invariato e il potere di mercato di NetCo non aumenterà sostanzialmente rispetto a quello che detengono attualmente TIM o FiberCop. Gli accordi a lungo termine esistenti con diversi richiedenti l’accesso, tra cui Fastweb e Iliad, conclusi dopo la creazione di FiberCop nel 2021, garantiscono che KKR non potrà rendere meno favorevoli le condizioni di accesso all’ingrosso o porre fine a tale accesso.
Considerazioni
L’operazione non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber. Inoltre, è probabile che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica, in nuove zone o in quelle dell’altra parte.
KKR e TIM hanno inoltre concordato un accordo quadro di servizi che disciplinerà il rapporto tra NetCo e TIM a seguito dell’operazione. La Commissione ha constatato che l’accordo MSA (Master Services Agreement) non è parte integrante dell’operazione, in quanto non si tratta di un accordo con cui KKR acquisisce il controllo su NetCo.
Sebbene non rientri nell’ambito di applicazione del regolamento UE sulle concentrazioni, l’accordo MSA può tuttavia essere oggetto di un controllo sulla base delle norme antitrust dell’UE o dell’Italia nonché essere sottoposto a vigilanza regolamentare. La Commissione ha pertanto concluso che la concentrazione proposta non solleva problemi sotto il profilo della concorrenza sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha autorizzato l’operazione senza condizioni.
Imprese e prodotti
KKR è un’impresa di investimento di livello mondiale con sede negli Stati Uniti, che offre soluzioni per la gestione alternativa di attivi, per i mercati dei capitali e in ambito assicurativo, NetCo, con sede in Italia, è una società di nuova costituzione costituita da FiberCop, attualmente controllata congiuntamente da KKR e TIM, e dalla rete di telefonia fissa primaria e dorsale di TIM. FiberCop, con sede in Italia, fornisce servizi esclusivamente passivi sulla rete secondaria di TIM e provvede all’ammodernamento delle attività secondarie di TIM mediante il passaggio dalle reti in rame a quelle in fibra ottica in Italia.
A seguito dell’operazione NetCo fornirà, tra l’altro, servizi di accesso all’ingrosso sulle sue reti fisse in rame e in fibra in Italia. Le reti fisse primarie collegano la centrale telefonica del fornitore di servizi alla centralina esterna. Le reti fisse secondarie collegano la centralina esterna ai locali dell’utente. Le reti fisse dorsali/di backhauling collegano diverse regioni e centri dati tra loro e a Internet.
Procedure e norme di controllo in materia di concentrazioni
L’operazione è stata notificata alla Commissione il 19 aprile 2024. La Commissione ha il compito di valutare le concentrazioni e le acquisizioni che interessano imprese il cui fatturato supera determinate soglie (si veda l’articolo 1 del regolamento sulle concentrazioni) e di prevenire le concentrazioni che potrebbero seriamente ostacolare la concorrenza nel SEE o in una sua parte sostanziale. La maggior parte delle concentrazioni notificate non pone problemi sotto il profilo della concorrenza e viene autorizzata dopo i controlli di routine. Dalla notifica dell’operazione, la Commissione dispone generalmente di 25 giorni lavorativi per decidere se approvarla (fase I) oppure avviare un’indagine approfondita (fase II). Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito web Concorrenza della Commissione nel registro pubblico dei casi, con il numero M.11386.
https://www.key4biz.it/rete-tim-la-commissione-ue-approva-senza-condizioni-lacquisizione-di-netco-da-parte-di-kkr/492441/