L’UE dei robot
L’Unione europea (UE) ha installato durante il 2022 più di 72 mila robot industriali in tutti e 27 gli Stati membri. Complessivamente, si è avuto un aumento del 6% circa sull’anno precedente, secondo stime diffuse dall’International federation of robotics (Ifr).
È il dato più alto dal 2017 ad oggi, con la pandemia da Covid-19 che ha solo parzialmente rallentato le installazioni di queste macchine.
Il 70% dei nuovi robot industriali attivati è rappresentato da soli 5 Paesi europei: Germania, Italia, Francia, Spagna e Polonia.
Germania, Italia e Francia
La Germania si posiziona come sempre sul podio più alto, con 26 mila installazioni e una quota UE del 27%, in crescita del 3% su base annua.
L’Italia si conferma al secondo posto, con 12 mila unità installate nel 2022 e una quota del 16% del totale UE, in aumento del 10% su base annua.
Il terzo posto, infine, è occupato dalla Francia, con 7.400 installazioni, in aumento del 15% su base annua.
Per i tedeschi lo sbocco principale della robotica rimane l’automazione industriale (27% delle installazioni), seguito dal settore manifatturiero (+20%) e da quello della plastica e della chimica (+7%).
Nel nostro Paese, invece, la crescita maggiore di utilizzo di robotica industriale si è avuto nel settore della plastica e della chimica, con un +42% su base annua, seguito dall’industria siderurgica e manifatturiera, con un +18%, e dal settore alimentare, con un +9%. Il comparto automobilistico, invece, ha registrato un calo del 22% in termini di installazioni durante li 2022.
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