Saranno gli imprenditori indiani a portare gli SMR nucleari nel Regno Unito?

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Una potente dinastia familiare di uomini d’affari, i Madhvanis, sta collaborando con GE (General Electric) per portare i piccoli reattori modulari (SMR) nel Regno Unito, secondo quanto riportato dal Telegraph.

La famiglia indiana sta lavorando attraverso un’entità chiamata Project Quasar, che sul suo sito web afferma di essere “pioniera del primo reattore modulare per la generazione di energia nel Regno Unito, per sostenere un sistema energetico efficiente e contribuire a mitigare il cambiamento climatico per raggiungere l’obiettivo di zero netto ben prima del 2050”.

Prosegue dicendo che il progetto, chiamato semplicemente Quasar, “risponde alla sfida di una generazione di energia sostenibile e flessibile a lungo termine, sostituendo le vecchie unità a combustibile fossile, migliorando le prestazioni di sicurezza e offrendo una convenienza economica ottimale”.

L’immagine principale sul sito web di Quasar è un rendering dell’SMR proposto da GE Hitachi per il Regno Unito.

GE-Hitachi BWRX-300

GE Hitachi è stata una delle sei aziende selezionate alla fine dello scorso anno per ottenere il sostegno del Governo per la realizzazione di una nuova ondata di reattori nucleari; la lista comprendeva anche Rolls Royce SMR, Holtec Britain, EDF, NuScale Power e Westinghouse Electric Company UK.

Il Telegraph ha anche riferito che l’ex consulente nucleare capo del Governo britannico Adrian Simper sta lavorando come consulente della famiglia. Sul suo profilo LinkedIn, Simper afferma che la sua esperienza include l’aver lavorato come scienziato capo presso la Nuclear Decommissioning Authority.

Simper è stato citato dal Telegraph per aver detto: “Il Regno Unito è un mercato aperto in termini di tecnologia, come non lo è la Francia, ad esempio.

“Il secondo fattore è che abbiamo un sistema normativo molto apprezzato a livello internazionale, quindi se si può installare un reattore qui, si può avere la certezza di poterlo installare ovunque nel mondo”.

Ha poi aggiunto che l’investimento proposto dalla famiglia e da GE Hitachi è dell’ordine di “miliardi di sterline”.

I Madhvanis sono una famiglia allargata indiana estremamente ben dotata finanziariamente, e non solo nel Regno Unito, tanto da essere noti come i “Rockfeller dell’Uganda”. In questo paese hanno un’incredibile peso nel settore agro alimentare, la il loro impero si è sviluppato anche nel turismo,  engineering e tecnologia. Imprenditori attenti, se decidono di entrare nel settore energetico nucleare è perché hanno delle adeguate garanzie. Un impero ormai centenario,

I capifamiglia dei Madhvani

Nel gennaio 2024, l’Ufficio per la Regolamentazione Nucleare (ONR), l’Agenzia per l’Ambiente e le Risorse Naturali del Galles hanno avviato una valutazione generica del progetto (GDA) in due fasi del progetto del reattore modulare di piccole dimensioni (SMR) BWRX-300 di GE Hitachi.

A giugno Great British Nuclear ha confermato che la scadenza per la presentazione della documentazione da parte degli sviluppatori di SMR al concorso è stata posticipata dal 24 giugno all’8 luglio, a causa della tempistica delle elezioni generali che hanno eletto un governo laburista.

Il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero, Project Quasar e la famiglia Madhvani, e GE sono stati contattati per un commento.

Approccio del Governo al nucleare

Prima di essere eletto al potere, il manifesto dei laburisti affermava che avrebbe: “Porre fine a un decennio di tentennamenti che ha visto i conservatori evitare le decisioni sul nucleare. Garantiremo la sicurezza a lungo termine del settore, estendendo la durata di vita delle centrali esistenti, e porteremo Hinkley Point C oltre la linea”.

“Le nuove centrali nucleari, come Sizewell C e i reattori modulari di piccole dimensioni, svolgeranno un ruolo importante nell’aiutare il Regno Unito a raggiungere la sicurezza energetica e l’energia pulita, garantendo al contempo migliaia di posti di lavoro validi e qualificati“.

Quindi, almeno politicamente la famiglia imprenditoria indiana, potentissima non solo nel Regno Unito, sembra avere il cammpino ormai aperto.

La tecnologia del BWRX-300 è un’evoluzione del progetto ESBWR e ha, come elemento di raffreddamento, l’acqua leggera a bassa pressione. Anzi una caratteristica propria del BRWX-300 è quella di non utilizzare pompe per creare ricircolo dell’acqua, utilizzando invece quello naturale e quindi limitando i componenti meccanici in movimento al minimo.

Molti hanno ritenuto irrealistico l’investimento nel nuovo nucleare perché troppo costoso, ma difficilmente questi imprenditori investono soldi in progetti non redditizi e realizzabili.


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