Il mercato degli smartphone in picchiata dopo una 2021 positivo. Secondo i dati della società di analisi Canalys, nel secondo trimestre del 2022, si registra un -9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La crisi del settore non è spiegata solo dai ridotti volumi di vendita, ma anche dalle scelte dei consumatori che stanno cominciando ad abbandonare la fascia media del mercato per spostarsi verso quella bassa.
Samsung e Apple rimangono i leader di mercato
Per quanto riguarda le quote di mercato, le uniche a vedere un incremento sono Samsung e Apple. Samsung, si legge nel report, rimane il principale produttore nel secondo trimestre, con il +3% rispetto al 2021 e una fetta del 21% sul totale, mentre Apple si riprende il secondo posto, passando dal 14% al 17% di market share, e superando Xiaomi, terza al 14%.
Dietro di loro Oppo e Vivo, rispettivamente al 10% e al 9%. Secondo gli analisti le aziende hanno dovuto far fronte a una domanda debole, che ha portato a ripensare le strategie trimestrali. L’aumento dell’inflazione e l’accumulo di scorte hanno portato i produttori a “rivalutare il proprio portafoglio” per il resto del 2022.
Per gli analisti, il calo del 9% è influenzato anche dalla domanda elevata di dodici mesi fa, quando dopo il difficile 2020, il settore aveva beneficiato di una forte impennata dei consumi.
Secondo lo studio, oggi il reddito disponibile è più orientato ad altri prodotti e beni, non solo verso l’elettronica. “Una profonda collaborazione con i canali per monitorare lo stato dell’inventario e della fornitura sarà fondamentale per i fornitori per identificare le opportunità a breve termine, mantenendo al contempo sane partnership di canale nel lungo periodo”.
Smartphone, in Europa il mercato rallenta per la prima volta in 9 anni (-12% nei primi mesi del 2022)
Anche in Europa le cose non vanno bene, anzi vanno peggio. Per la prima volta in nove anni le spedizioni di smartphone in Europa sono diminuite del 12%.
Con 49 milioni di smartphone spediti, il mercato nel vecchio continente è calato del 12% nel primo trimestre di quest’anno, registrando le spedizioni più basse del periodo da quasi un decennio.
Il calo secondo gli esperti è stato causato da una serie di fattori, tra cui la carenza di chip, il deterioramento delle condizioni economiche e l’inizio della guerra russo-ucraina.
6G disponibile nel 2030, smartphone verso il tramonto?
La crisi del mercato potrebbe portare gli smartphone ad un progressivo tramonto? Secondo il Ceo di Nokia Pekka Lundmark, gli smartphone “così come li conosciamo oggi non saranno più l’interfaccia più comune” nel 2030 a causa dello sviluppo del 6G.
Le prime reti 6G commerciali sono previste per il 2030, ma per allora il panorama delle Tlc potrebbe essere molto cambiato. In primo luogo, non sono pochi coloro che prevedono un progressivo tramonto dello smartphone come device di elezione nel mondo delle Tlc. Molte delle cose che conosciamo oggi “saranno realizzate direttamente nei nostri corpi”, ha aggiunto Lundmark. In altre parole, non sono pochi gli esperti che prevedono un crescente utilizzo del corpo umano come interfaccia digitale che progressivamente ingloberà una serie crescente di funzioni che finora sono state espletate dai device digitali. Lundmark non è sceso nei dettagli, però ha insistito sul fatto che nel 2030 vi sarà “un gemello digitale di qualunque cosa”, il che richiederà enormi “risorse computazionali”.
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