Matteo Salvini ed Elon Musk contro il Pd per i due emendamenti anti-Starlink depositati dai senatori dem Antonio Nicita e Lorenzo Basso. E scoppia così la polemica politica via social, con il vicepremier che difende il patron dell’operatore satellitare e i senatori del Pd che si mettono i panni dei sovranisti, come dichiara Nicita al Foglio. Alla fine, i due emendamenti vengono stralciati, cpnfermando che l’utilizzo dei fondi del Pnrr per il satellite prevederebbe la richiesta di modifica del Pnrr stesso da parte del Governo, visto che la performance satellitare non raggiunge gli obiettivi di capacità previsti dai bandi di ‘Italia 1 Giga’ che peraltro sono già stati assegnati a Open Fiber e Fibercop come precisato dal senatore Nicita al minuto 3′,00”.
Starlink, Nicita (Pd): ‘Se il Governo chiedesse modifiche al PNRR per il satellite sarebbe una scelta ad personam’
“Abbiamo presentato un emendamento per vietare l’uso dei fondi del PNRR per il satellite – ha detto Antonio Nicita in un’intervista a Radio Radicale (vedi il link qui sotto) – Il Governo ci ha risposto, bocciando l’emendamento, che abbiamo ragione, cioè che non possono essere usati quel tipo di fondi pubblici a meno che non si facciano delle modifiche al PNRR. Quindi, se il Governo dovesse venire a richiedere delle modifiche del PNRR, in quel caso sì ad personam, per scegliere la tecnologia di Musk, perché si tratta di una tecnologia non coerente con gli obiettivi europei, e questo sarebbe un problema per il nostro paese, perché vorrebbe dire che il Governo sta selezionando un imprenditore amico, seppur visionario, geniale e tecnologico, per finanziare con fondi pubblici una tecnologia sotto capacità”.
Ma come sono andate le cose sui social?
Salvini e patron Space X contro emendamenti ‘anti-Musk’ del Pd
‘Asse’, almeno via social, tra Matteo Salvini ed Elon Musk. Il patron di Tesla e Space X ha rilanciato – con un retweet – il post con cui il leader della Lega ha attaccato il Partito democratico per aver presentato due emendamenti cosiddetti ‘anti-Musk‘ al ddl Concorrenza. “Provare a impedire a lavoratori e cittadini – questo il post di Salvini ripostato poi da Musk – di essere potenzialmente connessi con rete satellitare tramite Starlink solo perché Elon Musk (visto fino a poco tempo fa come un genio) è ora in ottimi rapporti con il governo. A sinistra non finiscono mai di stupire. Semplicemente ridicoli”.
Gli emendamenti nel ‘mirino’ del vicepremier leghista sono stati presentati dai senatori dem Antonio Nicita e Lorenzo Basso. In un emendamento, aveva spiegato lo stesso Pd, “viene fatto divieto ai soggetti che esercitano il controllo di piattaforme online oggetto della regolazione del Digital Services Act – come Musk nel caso di X – di offrire servizi di connettività all’ingrosso e al dettaglio, inclusa la connettività satellitare, sul territorio italiano”.
Nel secondo emendamento, sempre a firma di Nicita e Basso, “viene esclusa la tecnologia satellitare di soggetti terzi dall’accesso alle risorse Pnrr già oggetto di gara e assegnate agli operatori di telecomunicazione”.
Provare a impedire a lavoratori e cittadini di essere potenzialmente connessi con rete satellitare tramite Starlink solo perché @elonmusk (visto fino a poco tempo fa come un genio) è ora in ottimi rapporti con il governo.
A sinistra non finiscono mai di stupire.
Semplicemente… pic.twitter.com/2XlWF0EmcR— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 10, 2024
Matteo contro il Pd anti Musk Elon apprezza e lo ritwitta
Il Capitano su X: «Provare a impedire ai cittadini di connettersi con Starlink» solo perché il patron di Tesla «è in ottimi rapporti col governo è ridicolo» pic.twitter.com/SdQdQmsMsK
— giuse (@mamelettrico) December 11, 2024
Concorrenza: Pd, prima italiani…ma miliardi italiani a Musk?
A stretto giro la replica dei senatori dem. “Prima gli italiani ma i miliardi italiani prima a Musk, vero? Caro Salvini, nessuno vuole staccare la spina a Starlink, si tratta solo di non staccare assegni pubblici per un monopolio straniero che non crea lavoro né ricchezza in Italia. Certo che, per uno che gridava ‘Sovranità!’ fino a ieri, la sudditanza a un magnate americano è una bella giravolta. Ma forse è più facile lanciare slogan che leggere gli emendamenti”. Così in una nota i senatori Lorenzo Basso e Antonio Nicita replicano al ministro Salvini.
“Il ministro Salvini – proseguono Basso e Nicita – scrive sulla piattaforma di Musk che alcuni emendamenti che abbiamo presentato al ddl concorrenza in Senato sarebbero contro Musk, e vieppiù per ragioni politiche. La questione è tecnica e molto semplice: è il governo che, senza gara e senza trasparenza, ha fatto trapelare la possibilità che, a causa dei ritardi del governo sul Pnrr, servizi di connettività già finanziati dal Pnrr e assegnati con gara da due imprese a partecipazione pubblica (Fibercop e Open Fiber) vengano assegnate con soldi pubblici a un servizio satellitare di un privato (Starlink), non solo fuori gara ma con l’impiego di una tecnologia che non consente gli standard minimi di download previsti dal Pnrr e a loro volta basati sugli obiettivi europei Compass 2030. Abbiamo inutilmente chiesto informazioni con le nostre interrogazioni senza ricevere risposta e il silenzio che circonda questo tema desta più di un allarme sotto diversi profili: tecnologico, concorrenziale, di cybersicurezza. Altro che sovranismo digitale. Il ministro Salvini conferma di non saperne molto di reti, regolazione e concorrenza, nei più svariati settori”.
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