Per i due software sono disponibili in queste ore gli update di sicurezza che correggono falle critiche. Zoom propone la crittografia, ma non per tutti.
Aggiornamenti importanti per Firefox e Zoom. Per entrambi le nuove versioni contengono correzioni di bug che mettono a rischio la sicurezza degli utenti.
Per quanto riguarda la versione 77 di Firefox, gli aggiornamenti risolvono, in particolare, alcuni bug che avrebbero permesso l’esecuzione di codice in remoto sulle macchine equipaggiate con il browser di Mozilla.
Le falle di sicurezza in questione sono tre e riguardano la gestione dei JavaScript (CVE-2020-12406) e vari bug che possono portare alla corruzione di memoria identificati come CVE-2020-12410 e CVE-2020-12411.
Le vulnerabilità sono state classificate ad alto rischio e avrebbero consentito l’esecuzione di codice in seguito al semplice caricamento di una pagina Web contenente un eventuale exploit.
Come d’abitudine, l’aggiornamento di Firefox è automatico, pertanto la nuova versione del browser verrà scaricata e installata al momento del primo riavvio.
Diverse le cose per Zoom, per il quale è invece necessario il download e l’esecuzione dell’installer. I dettagli delle vulnerabilità individuate nel software di videoconferenza sono stati pubblicati dai ricercatori di Talos e si tratta di bug di una certa importanza.
Nel dettaglio, gli analisti hanno individuato un bug che avrebbe consentito di avviare l’esecuzione di codice in remoto attraverso l’invio in chat di una GIF animata (CVE-2020-6109) o di un messaggio di testo specifico (CVE-2020-611).
Entrambe le vulnerabilità avrebbero consentito di portare l’attacco a tutti i partecipanti alla conferenza video, consentendo quindi a un eventuale pirata informatico di fare una vera strage di PC in pochissimo tempo.
Qualche polemica, invece, riguarda la scelta degli sviluppatori di Zoom di limitare la protezione crittografica end to end agli utenti che hanno un account a pagamento.
La dichiarazione del CEO di Zoom Eric Yuan secondo cui la scelta punta a consentire alle forze di polizia di poter agire nei confronti di chi usa la piattaforma per scopi illegali fa infatti acqua da tutte le parti. Vista la valanga di critiche piovuta sull’azienda, è possibile che le cose cambino in un prossimo futuro.
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