Tim in rosso in Borsa all’indomani della semestrale, che ha visto allargarsi le perdite e crescere l’indebitamento, a fronte però di un aumento dei ricavi e dell’Ebitda domestico nel secondo trimestre per la prima volta dopo 5 anni.
Il titolo dopo essere scivolato di oltre 3% in avvio cede il 2,38% a 0,26 euro alle 13,15 appena terminata la conference call dell’amministratore delegato Pietro Labriola sui risultati con gli analisti e arrivare a cedere il 3,92% a 0,25 euro in chiusura.
L’ad ha dettato i tempi dell’operazione NetCo (9-12 mesi dopo l’arrivo dell’offerta vincolante), ma nonostante le rassicurazioni, pesano le incertezze sul futuro della ServCo. Sarà sostenibile? L’incognita resta e pesa sul futuro dell’azienda.
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“L’elemento negativo rimane il debito netto superiore alle attese”, dice Banca Akros ricordando anche i tempi lunghi previsti per il processo di vendita della rete.
Anche Intesa Sanpaolo, pur riconoscendo i progressi effettuati sul fronte delle performance operative del gruppo, sottolinea che questo “non è sufficiente a risolvere il problema della leva finanziaria”.
Tim: Labriola conferma la guidance per l’intero 2023
“Nel primo semestre, la performance del gruppo supporta pienamente la guidance per l’intero anno”. Lo dichiara l’ad di Tim Pietro Labriola illustrando i risultati semestrali del gruppo agli analisti.
“Finora, i driver positivi e le azioni intraprese nei trimestri precedenti si sono sviluppati come previsto”, spiega Labriola, “e sosterranno le tendenze dei ricavi nazionali e dell’ebitda anche nel terzo e quarto trimestre, in quanto sono ampiamente garantiti. L’ccelerazione del domestic nel secondo semestre contribuirà sempre di più ai risultati di gruppo e la performance di Tim Brasil rimarrà forte nei prossimi trimestri”.
Tim: Labriola, ‘Sul mercato domestico puntiamo a crescita strutturale, contribuirà sempre più a risultati gruppo’
Rispetto al domestico, “tutti i Kpi sono migliori rispetto al primo trimestre, che era migliore del quarto trimestre che, a sua volta, era migliore del terzo trimestre. In poche parole, la direzione del viaggio è molto chiara”. Ha detto Labriola.
“Certo, dobbiamo fare meglio di così e riportare il Domestic business a una crescita strutturale. Tuttavia, non ci sono dubbi che l’Italia stia costantemente migliorando”, prosegue Labriola. “A metà del 2023, stiamo mantenendo ciò che abbiamo promesso. Nel terzo e quarto trimestre avremo tariffe energetiche e manodopera più facili, l’effetto del riprezzamento e delle tariffe wholesale più elevate continuerà, così come la stabilizzazione della base costumer”.
“L’accelerazione di TIM Domestic nel secondo semestre contribuirà sempre di più ai risultati del gruppo e compenserà l’assorbimento dell’effetto dell’acquisizione di Oi da parte di Tim Brasil”.
Labriola: su cessione Rete non prevediamo alcun ritardo
Sulla cessione della Rete per la quale Tim ha scelto l’offerta di Kkr dalla quale si aspetta una proposta vincolante entro il 30 settembre, il gruppo guidato da Pietro Labriola non prevede ritardi. “Stiamo lavorando alacremente per centrare le scadenze di settembre. Tre mesi sono appena sufficienti per le attività necessarie ma siamo nei tempi previsti e non prevediamo alcun ritardo”, ha detto Labriola. “Prevediamo che le cose procederanno, ma non possiamo dare dettagli. Per ora abbiamo un’offerta non vincolante che comprende anche Sparkle. In ogni caso la decisione su Netco la prenderà il Cda dopo aver ricevuto una offerta vincolante da Kkr. Ciò che rimane in ServiceCo deve essere sostenibile dal punto di vista industriale e finanziario”, ha aggiunto.
Tim: Labriola, dopo offerta su rete cda deciderà se serve ok assemblea
“E’ una decisone che deve prendere il cda: quando avremo l’offerta sul tavolo con tutti i dettagli, allora faremo una valutazione. Abbiamo una serie di scenari possibili e dipende dall’offerta vincolante, è prematuro”. Così Pietro Labriola, ceo di Tim, in risposta a un analista sulla possibilità che l’offerta per Netco venga sottoposta o meno al voto dell’assemblea degli azionisti.
Tim: Labriola, ‘per Enterprise confermiamo view crescita di medio-lungo periodo’
Su Tim Enterprise è “importante guardare al trend su un periodo più lungo. Confermiamo la view di crescita di medio-lungo periodo di Tim Enterprise, che è uno dei mercati più interessanti in cui continueremo a investire e che crescerà più del mercato, che ha un trend di crescita del 4%”. Così Labriola rispondendo a una domanda degli analisti.
Labriola, ‘ServiceCo non è una bad company’
Pressato dagli analisti per avere più dettagli sul trade-off della trattativa, in merito a come usciranno NetCo e ServiceCo, Labriola ha puntualizzato: “Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo non è avere una good company e una bad company, quindi non avremo una ServiceCo che non è sostenibile dal punto di vista finanziario e industriale. Ciò sta guidando le nostre discussioni”.
Tim, Labriola: golden power agevolata con italiani in vendita Rete
“Se parteciperanno alcune entità italiane nel deal con kkr il processo golden power sarà agevolato”. Lo ha detto l’ad di Tim, Pietro Labriola in call con gli analisti in riferimento alle ipotesi che anche Cdp azionista di Open Fiber possa subentrare nell’accordo per la cessione della rete Tim. “Ricordate però che noi ci siamo abituati perché anche per FiberCop ci siamo passati per cui abbiamo già previsto alcuni rimedi o misure collettive all’interno dell’accordo con FiberCop”.
“Per quanto riguarda la tempistica abbiamo indicato 9-12 mesi perché dovete ricordare che oggi la NetCo non è ancora un’azienda. Dobbiamo fare uno scorporo per cui in questi tempi sono previsti dei margini per definire il perimetro e almeno sei mesi vanno via per tutte le leggi italiane”, ha detto Labriola.
Tim, Labriola: ruolo attivo in consolidamento solo con vendita Rete
Tim può essere giocatore attivo in un eventuale processo di consolidamento auspicabile del settore solo se vende la rete a causa dei limiti regolamentari.
“Se non vendiamo la rete, sarà difficile essere attivi e saremo semplicemente passivi” in un processo di consolidamento a causa dei limiti regolamentari, ha detto Labriola, che in una intervista rilasciata al Sole 24 Ore vede nel passaggio da 5 a 3 operatori l’optimum per il mercato italiano del mobile.
Tim: Labriola, ‘su anticipi 20% fondi Pnrr entro quest’anno non intravediamo rischi’
“Riguardo agli anticipi del 20% dei fondi del Pnrr entro quest’anno non intravediamo rischi”, ha detto l’ad di Tim.
Tim: Labriola, fiduciosi recupero ritardi su aree grigie per evitare multe
“Siamo fiduciosi di recuperare i ritardi”. Così Pietro Labriola, ceo di Tim, in merito all’andamento dell’operazione di copertura delle cosiddette ‘aree grigie’. Labriola ha spiegato che il bando della gara per la copertura del territorio in banda ultralarga si basava su un database con il numero teorico di unità da collegare dove bisognava “verificare se per ogni unità ci fosse veramente un abitazione oppure no”. “Durante le ispezioni abbiamo visto che nel 55% dei casi – ha aggiunto – non c’erano abitazioni o unità da collegare’ per cui la sottoperformance emersa sulla stampa fa riferimento al numero teorico e non le unità effettivamente connesse: ‘su questo si dovrebbe basare l’eventuale multa teorica qualora non ce la facessimo, sul reale 45%’. Per ogni tappa, ha poi spiegato, bisogna raggiungere il ‘70% dei target e in caso di mancato raggiungimento potrebbe arrivare anche la revoca completa, ma è previsto un periodo di ‘curing’ al fine di recupero di un anno”.
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