Una bolla molto particolare degli USA, per sua natura un po’ simile alla bolla finanziaria, è la bolla degli RV, i “Recreation Vehicle” (RV) cioè i grandi camper, delle vere e proprie case viaggianti, molto amati negli USA e spesso proprio utilizzati come abitazioni, magari dagli anziani che vogliono vivere al mare o da chi deve traslocare spesso per lavoro. Però sono anche un modo molto diffuso per trascorrere le vacanze un po’ ovunque.
All’inizio del 2020, una combinazione di fattori ha scatenato il boom dei camper, tra cui la riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed Powell e le norme assillanti contro il covid applicate in molte grandi città, che hanno fatto fuggire la gente verso l’America rurale. In un certo senso, l’Internet senza limitazioni di Starlink ha reso possibile il lavoro a distanza dai camper in alcune delle aree più remote della nazione.
Però non poteva durare per sempre: non appena Powell ha iniziato a rialzare i tassi in risposta alle forze inflazionistiche all’inizio del 2022, il boom si è trasformato in un’implosione, poiché l’accessibilità economica di queste case su ruote è crollata.
La crisi dei camper si è protratta oltre i due anni e per capire l’attuale situazione del settore non si può fare a meno di guardare a Lazydays, una concessionaria di camper con oltre due dozzine di sedi in tutto il Paese, che si autodefinisce il più grande punto vendita di camper del mondo. L’azienda ha recentemente dichiarato di aver subito un calo significativo dei ricavi e delle vendite, e i titoli ne hanno fortmente risentito:
Powell stronca la bolla dei camper con un aumento dei tassi di interesse. Si noti come le entrate di Lazydays abbiano iniziato a diminuire poco dopo l’inizio dei rialzi.
“La nostra visione migliore è che la traiettoria delle vendite del secondo trimestre sia continuata a luglio, e la maggior parte degli esperti del settore indica il 2025 come probabile punto di inflessione per una ripresa significativa del settore”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Lazydays John North agli analisti in una recente telefonata per discutere i risultati del secondo trimestre.
North ha aggiunto: “Quindi, di fronte a questo scenario, abbiamo continuato a concentrarci sulle cose che possiamo controllare, mantenendo sane le scorte di veicoli, migliorando F&I per unità e ottenendo un sostanziale miglioramento del margine lordo totale su base sequenziale rispetto al primo trimestre”.
Con sconti fino al 55% sui camper presenti sul sito web di Lazydays, l’osservazione di North sul “mantenimento di un sano inventario di veicoli” potrebbe alludere a una realtà diversa: troppo inventario…
In tutto il settore, i dati stagionali della RV Industry Association mostrano che le spedizioni sono inferiori alla media di 16 anni per questo periodo dell’anno.
Con Powell che probabilmente inizierà un ciclo di riduzione dei tassi di interesse il 18 settembre, la domanda diventa se la previsione di North del rimbalzo delle vendite nel settore dei camper si realizzerà in qualche momento nel 2025. Tenendo conto di questa previsione e considerando che le azioni Lazydays hanno perso il 70% del valore, magari, se qualcuno volesse investire negli USA, potrebbe essere una buona opzione.
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