L’opposizione venezuelana ha celebrato le sanzioni USA contro il governo del presidente Nicolás Maduro, affermando che tale misura proteggerà il raffinatore statunitense Citgo, di proprietà del Venezuela, dal sequestro dei creditori. La mossa arriva dopo che il capo dell’Assemblea nazionale e il presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidó, ha chiesto agli Stati Uniti di emettere un ordine esecutivo a tutela di Citgo, dopo che gli obbligazionisti stanno spingendo per un sequestro, un modo per ricevere un risarcimento dal Venezuela per i debiti non pagati.
Juan Guaidó ha dichiarato che grazie all’intervento americano, chiunque voglia beneficiare della crisi sarà relegato a comparsa. Ogni persona, azienda, istituzione o nazione che intenda intrattenere rapporti commerciali con il regime sarà soggetto a sanzioni.
L’azione americana oltre ad avere aspetti positivi sotto l’aspetto umanitario, in materia di cibo e medicinali, sostiene anche il settore privato fuori da ogni affare economico con una dittatura che ha sempre attaccato un apparato produttivo antistatale. In questo modo il Citgo Petroleum Corporation e tutti i suoi beni saranno protetti.
Mentre il governo venezuelano considera la misura come una grave aggressione, il ministero degli Esteri russo Sergej Lavrov ha affermato che tale azione equivale a “terrorismo economico”. Lavrov ritiene che la mossa di Washington per congelare tutti i beni del governo venezuelano negli Stati Uniti è illegale e che Donald Trump, ha imposto il blocco intensificando drasticamente la campagna di pressioni economiche e diplomatiche per togliere il potere al presidente socialista Nicolás Maduro. Il leader venezuelano che definisce Guaidó una marionetta in mano agli Stati Uniti, è certo che lo sbarramento dei beni intende formalizzare il blocco economico, finanziario e commerciale per soffocare la popolazione e forzare un cambio incostituzionale di governo.