Alla fine dello scorso anno il Gruppo ENEL aveva annunciato l’avvio del progetto “E-VIA FLEX-E mobility in Italy, France and Spain”. L’obiettivo è realizzare una grande infrastruttura di stazioni di ricarica di veicoli elettrici tale da consentire agli automobilisti europei di percorrere lunghi tratti di strada.
Un progetto coordinato da ENEL, che pone la prima pietra per una rete europea di ricarica di electric vehicles, con un’autonomia di almeno 300 km, che dia la possibilità agli automobilisti di percorrere lunghe distanze sfruttando il motore elettrico.
Entro la fine del 2018, si legge nella nota stampa dell’azienda, saranno avviate le installazioni dei punti di ricarica ultraveloce (High Power Charging – HPC) in 14 siti: 8 in Italia, 4 in Spagna, e 2 in Francia. Le stazioni di ricarica saranno ad alta potenza con un range tra 150 kW e 350 kW.
Infrastrutture standard diffuse, reti di accesso, servizi avanzati all’automobilista che ha scelto un modo alternativo di spostarsi, solo in questo modo la mobilità elettrica o emobility conquisterà le strade e le autostrade d’Europa e del mondo.
“Se vogliamo far circolare queste automobili abbiamo bisogno di infrastrutture e tecnologie abilitanti – ha affermato l’amministratore delegato del Gruppo ENEL, Francesco Starace, in un’intervista a Davos per Bloomberg Television, in occasione della riunione annuale in corso in questi giorni del World Economic Forum in Svizzera – le soluzioni ci sono già e migliorano di anno in anno”.
Ovviamente, ha spiegato Starace, il Gruppo non si sta muovendo solo sul campo delle tecnologie abilitanti l’emobility, o solamente nella realizzazione delle infrastrutture strategiche: “Siamo interessati al mercato acquisizioni, alle acquisizioni di realtà di medie dimensioni, soprattutto nel settore delle reti elettriche e ci sono molte opportunità che stiamo valutando in questo momento”.
Proprio sul mercato M&A, il Gruppo ENEL ha acquistato a giugno 2017 il provider americano di software EnerNOC, ancora prima a maggio è stato acquistato il progetto “Tynemouth” per lo storage autonomo e le batterie di nuova generazione nel Regno Unito.
Ulteriori accordi sono stati fatti con Nissan e Audi per lo sviluppo di auto elettriche e sistemi di accumulo, mentre in spagna entro la fine del primo semestre 2018 sarà realizzata un’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici.
Chi acquista una nuova Nissan LEAF (presso la Rete Nissan) avrà anche due anni di energia presso le infrastrutture pubbliche inclusa nell’acquisto, oltre alla wall box, installazione e manutenzione della stessa. La stessa offerta è valida per chi acquisterà una nuova Audi e-Tron.
Starace ha inoltre annunciato maggiori investimenti negli Stati Uniti nel settore delle fonti energetiche rinnovabili e delle reti elettriche, anche sotto la presidenza di Donald Trump, che ha deciso l’imposizione di dazi al 30% sull’importazione di pannelli solari: “Perché le opportunità di crescita ci sono”.
Nel nostro Paese, ENEL ha già lanciato EVA+ (Electric Vehicles Arteries), anche questo cofinanziato dalla Commissione Europea, che prevede l’installazione in tre anni di 180 punti di ricarica veloce (Fast Recharge Plus) lungo le tratte extraurbane italiane. Le prime 40 colonnine Fast sono già state installate e permettono di percorrere, tra le altre, la tratta Roma-Milano a bordo di un’auto elettrica.
per la promozione dell’emobility, ENEL ha inoltre avviato il Piano nazionale per l’installazione delle infrastrutture di ricarica, che vedrà la posa di circa 7 mila colonnine entro il 2020 per arrivare a 14 mila nel 2022. È prevista la copertura capillare in tutte le Regioni italiane, mentre già nel 2018 saranno installate oltre 2.500 infrastrutture di ricarica distribuite per tutta la penisola.
WEF 2018, Starace (ENEL) ‘Per l’emobility servono infrastrutture, valutiamo nuove acquisizioni’