L’automobile non sarà uno status symbol, ma indubbiamente è un simbolo del benessere e della modernità di una società. Un’auto nuova è un investimento importante e il rinnovo del parco macchine permette di diminuire consumi e inquinamento.
Però questo rinnovamento si è fermato, anzi siamo tornati indietro: come mette in evidenza un’elaborazione di Canale Sovranista il numero di auto immatricolate in Italia è sceso ai livelli degli anni ’70…
Volendo fare un parallelo siamo anche scesi ai peggiori momenti della crisi del debito, praticamente le immatricolazioni si sono azerate.
Senza voler essere consumisti, comunque l’auto è un simbolo del benessere diffuso. Se le famiglie non possono permettersi di cambiarla, bisognerà farsi qualche domanda ed analizzarne le cause che poi sono due e banali:
- le famiglie non hanno redditi sufficienti per rinnovare il parco macchine dato che le remunerazioni reali sono precipitate
- Le auto elettriche-ibride costano troppo. Infatti in Italia è un boom di auto economiche a GPL, con la DR che ha realizzato un +196% delle vendite nel 2022. Alla fine la gente vuole auto buone e economiche, non elettriche.
Il risultato è che stiamo diventando come Cuba: si aggiustano vecchie auto perché non ci sono i soldi per comprare quelle nuove.
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